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DIAMO UN SEGNALE ! TUTTI AL PRESIDIO INDETTO DALLE ASSOCIAZIONI! APPUNTAMENTO MERCOLEDI’ 22 NOVEMBRE 2017 ALLE 17 IN PIAZZA DEFFEYES

Le associazioni firmatarie

Alla luce di tutte le vicende accadute in quest’ultima legislatura regionale, ultima la condanna penale che ha riguardato l’Assessore alle Finanze Ego Perron, che ha fatto seguito ad altre sei condanne di Consiglieri e relative e forzate dimissioni di ben quattro di essi

Ricordati i continui cambi di maggioranza che hanno mostrato interesse per tutto tranne che per progettualità diverse o innovative

Osservati gli scandali che hanno coinvolto altri Consiglieri, indagati con imprenditori, magistrati e dirigenti pubblici nella gestione allegra di denari della comunità, tutti coinvolti in pensieri e logiche che nulla hanno a che vedere con il bene collettivo per il quale sono stati chiamati a governare

Considerato che questa distanza della politica locale dal bene comune ha sicuramente contribuito ad aggravare la crisi economica e sociale in Valle d’Aosta ed oggi ostacola di fatto una qualsiasi forma di ripresa diffusa su tutto il territorio regionale;

Sbigottiti da tale svilimento della politica con la quale, necessariamente e comunque, tutte le nostre associazioni hanno bisogno di confrontarsi quotidianamente

Chiedono con urgenza

che venga fatta pulizia all’interno dei partiti di tutte quelle persone colluse con sistemi clientelari e mafiosi

che venga superato il modello elettorale delle tre preferenze, che favorisce cordate e possibilità di controllo di voto. Il nostro auspicio è la doppia preferenza di genere (possibilità di esprimere 2 preferenze solo nel caso si tratti di un uomo e una donna)

che venga avviato un reale rinnovo della classe politica, al fine di restituire alla Valle d’Aosta una speranza di futuro

Invitano

tutti i cittadini e la società civile e organizzata a partecipare ad un presidio mercoledì 22 novembre, giorno di Consiglio regionale, dalle 17 alle 18,30 presso piazza Deffeyes, per dire basta alla corruzione, alle mafie e al malgoverno.

Sono gradite le bandiere associative, si chiede di non portare bandiere di partito onde evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione

Aosta, 16 novembre 2017

Arci Valle d’Aosta, Attac Valle d’Aosta, Legambiente VdA, LIBERA Vda, Movimento per la Decrescita Felice Valle d’Aosta, Valle Virtuosa

CAROVANA DELLE ALPI 2017 : PROGRAMMA EVENTI DEL CIRCOLO VALLE D’AOSTA

Anche quest’anno, il Circolo Legambiente Valle d’Aosta ha in serbo per cittadini e turisti un programma di escursioni nell’ambito di Carovana delle Alpi, la Campagna estiva del Cigno Verde che pone al centro l’arco alpino, i rischi che il suo fragile ecosistema corre e le buone pratiche per favorirne uno sviluppo compatibile con la salvaguardia ambientale. “Quest’anno il programma ci porterà a conoscere i luoghi delle Bandiere Verdi e Nere – spiega il Presidente del Circolo, Denis Buttol – con un focus iniziale sul cambiamento climatico.

 

Incontro pubblico delle associazioni ambientaliste sul Piano di Tutela delle Acque – sabato 20 maggio 2017

 

“Come stanno le acque valdostane? Qual è lo stato di salute dei corsi d’acqua in VdA? Chi usa le acque valdostane? Quanto rendono? a chi?”

Le associazioni ambientaliste che partecipano all’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque desiderano condividere le informazioni raccolte durante un anno di lavoro, presentare le proprie proposte per tutelare sempre meglio le risorse ambientali della Regione e raccogliere indicazioni e suggerimenti da parte di tutti coloro che sono interessati al tema delle nostre acque.

SABATO 20 MAGGIO 2017 PRESSO LA SALETTA DI PALAZZO REGIONALE

DALLE ORE 17 ALLE 19

Intervengono:

– Paolo Gino: acqua pubblica, acqua bene comune, acque di proprietà della Valle d’Aosta;

Lo stato di salute dei corsi d’acqua in VdA, dati dal PTA e dati di realtà:

– Rosetta Bertolin: lo stato di qualità dei corsi d’acqua, le pressioni e lo sfruttamento

idroelettrico;

– Alexia Benato: l’utilizzo irriguo e il co-uso irriguo/idroelettrico.

I profitti e le rendite dall’uso dell’acqua:

– Jeanne Cheillon: le rendite legittime e i profitti illeciti;

– Alessandro Bortot:: Giù le mani dalle acque e dalla CVA.

Quali prospettive per la acque valdostane:

Marcello Dondeynaz: la risorsa acqua in VdA, proposte per il nuovo Piano di Tutela delle Acque.

Segue dibattito.

NEVEDIVERSA 2017 : SUCCESSO PER L’INAUGURAZIONE INVERNALE DI MONTE ROSA RANDO’

 

Si è svolta domenica scorsa, 12 marzo, la seconda delle due escursioni con le ciaspole previste nell’ambito dell’edizione 2017 di NEVEDIVERSA, la campagna invernale di Legambiente volta a promuovere un approccio dolce alla neve, nell’ottica del turismo sostenibile.

 

ECCO LE BANDIERE DI CAROVANA DELLE ALPI 2016

Carovana delle Alpi 2016 di Legambiente
assegna undici bandiere verdi e otto nere in tutto l’arco alpino

Aumentano le realtà virtuose che valorizzano la montagna con pratiche ecosostenibili,
ma i “pirati” della montagna continuano a fare razzie nel patrimonio culturale, paesaggistico e architettonico

Anche quest’anno la Carovana delle Alpi di Legambiente mostra lo stato di salute dell’arco alpino e, in questa edizione 2016, assegna undici bandiere verdi per le situazioni più virtuose di gestione del territorio ed otto nere a quelle peggiori. Un risultato che, nel bene e nel male, conferma le tendenze degli anni passati. Si assiste, da un lato, ad un incremento di buone pratiche che spaziano dall’economia circolare al coinvolgimento associativo, alla creatività dei singoli fino all’impegno appassionato di alcuni rappresentanti delle istituzioni e, dall’altro, ad una reiterata aggressione all’ambiente da parte dei “pirati” della montagna che causano danni del patrimonio culturale, paesaggistico e architettonico.
Delle undici bandiere verdi, ben tre sono state assegnate al Piemonte, due alla Valle D’Aosta e al Friuli Venezia Giulia, una alla Lombardia, al Veneto, all’Alto Adige e al Trentino. Per quanto riguarda le bandiere nere, quest’anno Legambiente ha assegnato il primo e più “pesante” vessillo al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) per il mancato rinnovo, tramite gara, delle grandi concessioni idriche per uso idroelettrico scadute, che espongono l’Italia a sanzioni comunitarie. Tra l’altro le norme europee sulla concorrenza sono molto chiare in materia, vietando i rinnovi automatici. Per questo Legambiente chiede al Mise di definire regole innovative e chiare per un patto di convivenza che ponga una particolare attenzione all’ecosistema fiume e ai territori coinvolti. Bandiere nere anche al Piemonte (2), la Valle D’Aosta (1), la Lombardia (1), l’Alto Adige (1) e il Friuli Venezia Giulia (2).

“Nelle aree montane – dichiara Rossella Muroni, presidente nazionale Legambiente – assistiamo ormai alla diffusione di buone pratiche che si espandono “a macchia di leopardo”. Si tratta di esperienze virtuose di economia circolare, di gestione collettiva e cura del patrimonio naturale che fanno bene al Paese e che meritano di essere messe in rete e replicate. Ma per far ciò è importante che questo cambiamento, già in atto in molti territori alpini e che ha per protagonisti sempre più cittadini e amministrazioni, sia accompagnato da una politica condivisa e unita che punti al rilancio delle aree montane, da politiche di intervento innovative e da una visione più ampia e lungimirante dello sviluppo imprenditoriale montano basata sulla valorizzazione della natura e sul protagonismo delle comunità locali”.

BANDIERE VERDI – Quest’anno la regione ad ottenere più bandiere verdi è il Piemonte grazie al lavoro di realtà virtuose: il Comitato dell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico frazionale di Andonno – Valdieri (CN), è esempio virtuoso e innovativo di gestione dei beni collettivi. Si tratta dell’unica realtà operativa in Piemonte nell’amministrazione degli antichi demani collettivi. Il Comando regionale piemontese del Corpo Forestale dello Stato che si è distinto per l’eccellente lavoro svolto nel contrasto all’illegalità ambientale su tutto il territorio piemontese con una particolare attenzione alle aree montane. Il progetto “GERMINALE – Agricoltura di Comunità in Valle Stura” che ha avviato un importante percorso di agricoltura di comunità in Valle Stura (CN).
Le bandiere verdi sventolano anche in Valle d’Aosta, dove Legambiente premia quest’anno il Gruppo spontaneo di residenti e frequentatori della Valgrisenche per l’opposizione intelligente alla pratica dell’eliski, e la capacità di interlocuzione con l’Amministrazione locale. E l’Unité des Communes Valdôtaines Evançon, Consorzio Turistico Val d’Ayas e 31 operatori turistici della vallata per l’idea e la realizzazione dell’anello escursionistico Monte Rosa Rando’ e la capacità di attivare sinergie per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Bandiere verdi anche al TEB – Tramvie Elettriche Bergamasche S.P.A. in Lombardia per la quotidiana ed efficiente gestione del Tram delle Valli della Val Seriana e la capacità di collegare città e montagna nell’ottica del suo prolungamento verso nuovi comuni della Valle; al Corpo Forestale dello Stato operante in Lessinia e Trentino, Guardiaparco del Parco Regionale Naturale della Lessinia e Polizia Provinciale di Verona in Veneto per aver mantenuto, da ormai quattro anni, un continuo servizio di monitoraggio e di controllo dell’evoluzione della popolazione del lupo in Lessinia, pur in una situazione di ostilità nei confronti del carnivoro e pur nei ritardi con cui il progetto Wolfalps è stato gestito in Veneto; al progetto Biogas Wipptal, iniziativa di 63 allevatori nell’Alta Val d’Isarco in Alto Adige per l’esempio concreto e innovativo di green economy utile per combattere i cambiamenti climatici e praticare l’economia circolare attraverso le rinnovabili e il riciclaggio e alla società BioEnergia in Trentino per la buona gestione del Biodigestore di Cadino (Faedo). Due le bandiere verdi in Friuli Venezia Giulia: all’I.S.I.S. “Fermo Solari” di Tolmezzo per l’istituzione di un indirizzo di studi dedicato all’agricoltura di montagna e al Movimento Ambientale “Io amo Resia con i fatti” per l’esempio di volontariato attivo nella manutenzione del territorio.
“Anche quest’anno Caravona delle Alpi 2016 – afferma Vanda Bonardo, Responsabile Alpi di Legambiente – mostra un panorama a luci ed ombre. Da una parte si vanno affermando o riprendendo forme antiche e al contempo innovative di gestione collettiva e cura del patrimonio naturale (boschivo, a pascolo e agricolo) che valorizzano la montagna. Si tratta di espressioni di una nuova qualità culturale che si stanno delineando laddove si riesce a comprendere il valore di beni naturali come biodiversità e patrimonio naturale per tradurli poi in buoni esempi di economia civile. Al contrario, le situazioni di aggressione all’ambiente, alle quali assegniamo le bandiere nere, denotano una mentalità individualista e al contempo obsoleta ma dura a morire. Bisognerebbe incominciare a pensare alle “bandiere dell’indolenza” da assegnare a coloro che gestiscono la cosa pubblica senza passione e con poco senso del dovere, favorendo così situazioni di disagio, di mancata crescita, oltre che di opportunismo”.
BANDIERE NERE – Tra le otto bandiere nere spicca quest’anno quella assegnata al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per il mancato rinnovo tramite gara delle grandi concessioni idriche per uso idroelettrico scadute, che espongono il Paese a sanzioni comunitarie e ritardano gli investimenti necessari a rendere più efficiente e sostenibile un sistema di produzione energetica strategico, ma delicatissimo in una prospettiva di cambiamenti climatici. Ed ancora, in Valle d’Aosta bandiera nera al Comune di Issime e Giunta Regionale della Valle d’Aosta per la riproposizione del progetto di valorizzazione e urbanizzazione del Vallone di San Grato, nel Comune di Issime, già bocciato nel 2010. Due le bandiere nere in Piemonte: a Ditte e Amministrazioni promotrici della pratica dell’Eliski e dell’utilizzo ludico degli elicotteri in montagna per la promozione di una pratica che, a fronte del vantaggio di pochissimi operatori, si rivela dannosa per chi vive in montagna e per chi vi si reca per praticare attività turistiche sostenibili, per la sicurezza della montagna oltre che pericolosa per la vita della fauna selvatica alpina e all’Assessorato Energia, Attività produttive, Innovazione della Regione per non avere ancora elaborato, così come previsto dalle linee guida ministeriali già dal 2010, il documento di specificazione delle aree inidonee per la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto che utilizza fonti rinnovabili, consentendo invece uno sviluppo ubiquitario e dannoso di alcune fonti, in particolar modo dell’idroelettrico. Bandiera nera alla Provincia di Como e ai Comuni di Plesio e a San Siro (CO) in Lombardia per aver sottoscritto l’Accordo di Programma per un collegamento intervallivo da Plesio a Dongo che prevede l’utilizzo della strada agro-silvo-pastorale anche come viabilità alternativa alla strada statale Regina e per averne realizzato il primo lotto Breglia-Carcente senza averne verificato l’utilità e l’impatto ambientale; alla Provincia e al Comune di Bolzano in Alto Adige per aver sottoscritto l’accordo di programma riguardante il Piano di Riqualificazione Urbanistica (PRU) che sacrifica uno spazio pubblico per creare un megastore dell’imprenditore René Benko a ridosso della stazione di Bolzano; alla Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia per la conferma del finanziamento del progetto Pramollo e per il progressivo allontanamento dai Comuni montani della gestione e del controllo sulle risorse idriche.

Al seguente link il dossier di “Caravona delle Alpi 2016”:

http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/carovana-delle-alpi-2016