Comunicato congiunto sottoscritto da : Legambiente Valle d’Aosta, ISDEVDA, ValleVirtuosa, Scuola di Pace VDA, Associazione AGROU, Associazione Cibo e Salute VDA, ARCI-Espace Populaire, Associazione Agricoltura Biologica e Biodinamica VDA, Associazione V.I.O.L.A., Cittadinanzattiva, Collettivo contadino “La terra che ride”.
E’ stata approvata venerdì 23 marzo scorso la tanto attesa Deliberazione regionale contenente le LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI PER LA RIDUZIONE/ELIMINAZIONE DELL’USO DI PRODOTTI FITOSANITARI E DEI RISCHI SULLE STRADE, SULLE FERROVIE E NELLE AREE FREQUENTATE DALLA POPOLAZIONE O DA GRUPPI VULNERABILI E NELLE AREE AGRICOLE AD ESSE ADIACENTI.
Il provvedimento rappresenta, ci auguriamo, soltanto una prima applicazione del ben più complesso Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Decreto Interministeriale 22/1/2014). La Delibera infatti tratta di temi di notevole importanza, ma non coglie la sfida di innovazione dell’agricoltura che il PAN nazionale propone. Eppure nei mesi scorsi 10 Associazioni di varia natura avevano lanciato un appello perché l’adattamento del PAN a livello regionale diventasse l’occasione per dare un impulso deciso alla graduale transizione dell’agricoltura valdostana verso metodi che non impieghino i prodotti chimici per contrastare le avversità. Un’agricoltura chimica-free, insomma, che, se coniugata al turismo, potrebbe rappresentare anche un forte volano economico. Anche i contenuti della Delibera sollevano in noi parecchie perplessità. L’impiego di metodi alternativi alla lotta chimica per la gestione di aree verdi e ai bordi di strade e ferrovie viene fortemente consigliato, ma rimane comunque un’indicazione di tipo generale, un’opzione non esplicitamente obbligatoria. Manca, inoltre, un piano di monitoraggio con obiettivi misurabili (che invece il PAN nazionale prevede), che serva a verificare la sperabile decrescita dell’impiego dei prodotti fitosanitari nel periodo successivo all’applicazione delle Linee Guida. Diamo atto che l’attuale Giunta Regionale ha ereditato uno schema di provvedimento che aveva già ricevuto il parere positivo del CELVA e, quindi, non facilmente modificabile. Uno sforzo, però, doveva e poteva essere fatto. Auspichiamo quindi che la Delibera appena approvata rappresenti la prima tappa di un cammino, che vorremmo condividere, a tutela della qualità della nostra agricoltura e della sicurezza dei cittadini e degli stessi operatori del settore. Chiediamo pertanto un confronto urgente su questi temi con l’Amministrazione regionale, in particolare con l’Assessore all’agricoltura, con il quale auspichiamo un incontro quanto prima.