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Nuovo bando per il sostegno agli affitti : la protesta della Rete Antirazzista

Pubblichiamo il comunicato stampa della Rete Antirazzista della Valle d’Aosta, della quale fa parte anche il nostro Circolo

La Rete antirazzista della Valle d’Aosta apprende con estrema indignazione la modifica al “Bando affitti 2018” introdotta dalla Giunta regionale Spelgatti, oggi deposta, che introduce un elemento di evidente discriminazione tra cittadini italiani e cittadini provenienti da paesi terzi, che da molti anni risiedono sul territorio. Agli italiani è infatti richiesta una semplice autocertificazione su eventuali proprietà, mentre i cittadini di paesi terzi (per altro, ammessi solamente se in possesso di un titolo di soggiorno di cui all’articolo 9 del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, ovvero un permesso dell’Unione europea per lungo soggiornante UE, escludendo, in tal modo, tutti i possessori di titolo di soggiorno diverso, dal permesso per lavoro a quello familiare, alla protezione umanitaria al lavoro autonomo) devono presentare attestazioni o certificati rilasciati dalla competente autorità dello Stato di provenienza, corredati da legalizzazione e traduzione in lingua italiana autenticata dall’autorità consolare che ne attesti la conformità all’originale.
In alcuni paesi del mondo i documenti richiesti dal bando sono difficili, se non impossibili, da reperire e le rappresentanze diplomatiche sul territorio italiano non rilasciano certificati. Il tempo concesso, anche con la proroga, è inoltre troppo breve sia per consentire un ritorno, non sempre possibile, ai paesi d’origine per procurarsi i documenti sia per attivare le pratiche di traduzione e conformità richieste.
ll contributo per gli affitti è, inoltre, un aiuto in larga misura destinato ai proprietari di alloggi, o a coprire spese già effettuate in Italia. Pertanto non “rischia” di essere riutilizzato altrove.
La società civile valdostana, indignata per questi atti discriminatori, è pronta a resistere anche sul piano legale mobilitando le reti nazionali che, in questi ultimi tempi, si stanno occupando di episodi analoghi di discriminazione illegittima, come nel recente caso delle mense del Comune di Lodi. L’eventuale bocciatura del bando, come anticostituzionale, causerà il blocco dei fondi per tutti i beneficiari, con conseguenze negative per tutti coloro – italiani e no – che hanno fatto domanda.
La Rete antirazzista chiede quindi l’annullamento immediato del provvedimento e la rielaborazione di un nuovo bando non discriminatorio, rimanendo disponibile anche a un confronto con l’Assessore competente.
La Rete antirazzista, nata nel settembre 2018, comprende molte associazioni attive da anni sul territorio valdostano:
Espace / ARCI
Associazione Forme Vitali
Associazione Refugees Welcome – Comitato di Aosta
Associazione Solidarietà Pace e Sviluppo

Legambiente Valle d’Aosta
Associazione Valle Virtuosa
Associazione Dora Donne in VdA
Associazione Baobab
Attac VdA
Emergency VdA
Arcigay VdA
Associazione Foguni Burkina Faso onlus
TandemParty VdA
Libera VdA
CGIL VdA
Chiesa Valdese di Aosta
Gruppo giovani Amnesty circoscrizione Piemonte-Valle d’Aosta
Associazione Impò
Movimento per la decrescita felice
Associazione L’Agrou

RESTART PARTY : LA FESTA GIUSTA PER CHI AGGIUSTA!

SABATO 27 OTTOBRE

CITTADELLA DEI GIOVANI

Via Garibardi 7-Aosta

 DALLE ORE 16.30 ALLE 19.30

RESTART PARTY-LA FESTA GIUSTA PER CHI AGGIUSTA!

Hai oggetti rotti o malfunzionanti? Il portatile è lento? Lo smartphone fa cose strane? La sedia traballa? Lo spremiagrumi non spreme più? I jeans preferiti si sono strappati? La maglia è scucita? Non disperarti!

Non buttarli! Ripariamoli insieme! Con l’aiuto di volontari preparati e disponibili potrai imparare ad aggiustare le cose che ti sono più care.

INGRESSO LIBERO

Info:  restart.party.aosta@gmail.com

Facebook : Restart Party Aosta

p.s.: ricordati di portare l’alimentartore e/o i pezzi di ricambio. Anche gli attrezzi, se vuoi aiutare ad aggiustare.

 

 

 

RADICI LIQUIDE : Legambiente organizza in Valle un ciclo di presentazioni del libro di Elisa Cozzarini

Dopo il successo della presentazione a Gressoney dello scorso 2 agosto, continua il ciclo di presentazioni del libro “Radici liquide” di Elisa Cozzarini, che racconta l’opposizione di cittadini, comitati spontanei e associazioni, al saccheggio dei corsi d’acqua montani a scopo idroelettrico. Il primo capitolo dell’opera presenta alcuni casi emblematici in Valle ‘Aosta.

Data l’importanza del tema,e grazie alla disponibilità dell’autrice, siamo riusciti ad organizzare gli appuntamenti in modo da offrire a tutte le persone interessate la possibilità di partecipare.

ECCO LE DATE IN PROGRAMMA:

4 agosto OZEIN ore 18,presso il Bistrot Carillon, nell’ambito del Festival “Leggere in Vetta”, organizzato dalla casa editrice END. Presenta Maria Pia Simonetti. Interverrà Emma Bochet, presidente del locale Consorzio Idrico;

6 agosto LA THUILE, ore 17.30 presso il caffè libreria SERENDIPITY, VIA Piccolo San Bernardo 2;

8 agosto AOSTA ore 18.30 presso l’Espace Populaire, via Mochet 7

Elisa Cozzarini, dal 2006 si occupa di ambiente e immigrazione, collaborando con La Nuova Ecologia e Vita non profit. Nel 2013 pubblica per Nuova dimensione Il deserto negli occhi: la storia vera di un tuareg dal Sahara a Pordenone. Nel 2015 esce Io non voglio fallire (menzione al Premio letterario Latisana per il Nordest).Il suo penultimo libro è Acqua guerriera.Vite controcorrente sul Piave, Ediciclo editore.

 

LE BANDIERE VALDOSTANE DI CAROVANA DELLE ALPI 2018 : il riconoscimento alla famiglia Elter di Cogne

Bandiera Verde
a:
famiglia Elter
Motivazione:
per il coraggio, la disponibilità e la determinazione dimostrata dalla famiglia Elter che, in rappresentanza di tante altre famiglie alpine, si è rivolta alla Corte di Giustizia Europea, per denunciare le ripercussioni dei cambiamenti climatici sulla vita quotidiana di
chi vive in montagna e l’inadeguatezza del target di riduzione delle emissioni climalteranti al 2030 fissati dal Parlamento e Consiglio europei.
Descrizione :
La famiglia Elter non è solo testimone dello scioglimento dei ghiacci, ma anche di cambiamenti significativi della temperatura. Il padre Giorgio, ingegnere forestale, sta osservando l’aumento della
temperatura e spiega che le erbe e le piante regionali esclusive di altitudini superiori ai 1500 metri non fioriscono più o fioriscono troppo presto a causa dell’aumento delle temperature. Poiché le
sementi e le colture locali utilizzate dalla famiglia sono molto sensibili all’aumento della temperatura, la famiglia ha registrato un calo della produzione, oltre a maggiori costi di produzione,
quantificabili come una perdita compresa tra il 20 e il 30% delle entrate. Anche la loro attività
alberghiera, che dipende dall’arrampicata su ghiaccio, è a rischio, perché qualsiasi alterazione della temperatura rende pericolosa l’arrampicata su ghiaccio.