Pubblichiamo integralmente il secondo appello che 10 Associazioni hanno indirizzato all’Amministrazione Regionale a favore di un’agricoltura libera dalla chimica.
OGGETTO . UTILIZZO DI FITOFARMACI E PESTICIDI NELLA REGIONE AUTONOMA VALLE
D’AOSTA
Nello scorso mese di maggio, alcune delle associazioni scriventi avevano inviato all’Assessore all’Agricoltura e al Presidente della Giunta Regionale un appello in cui, facendo riferimento alla
normativa europea ( Direttiva 2009/128/CE che fornisce delle prescrizioni sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari), nazionale (D.Lgs. n.150 del 2012 e Decreto Interministeriale del 22/1/2014 –
Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari)e regionale (Legge Regionale 13/2015), chiedevano:
Presidente della Giunta, all’Assessore all’Agricoltura e all’intera Giunta di voler regolamentare quanto prima l’uso dei pesticidi e dei fitofarmaci nella Regione; che il Piano di Azione Nazionale venisse applicato in modo rigoroso e nel massimo rispetto del principio di precauzione, a tutela della salute degli agricoltori edegli abitanti, disincentivando l’utilizzo dei prodotti individuati come a rischio. L’appello faceva anche riferimento alle evidenze scientifiche emerse sulla pericolosità dei prodotti fitosanitari per la salute umana e al dibattito internazionale in atto sull’uso della chimica in agricoltura, con particolare riferimento al Glifosate ed al Clorpyriphos. Nei mesi trascorsi dalla consegna dell’appello ad oggi, l’amministrazione regionale ha posto in essere una serie di azioni che hanno corrisposto ad adempimenti di legge previsti nel PAN (Avvio dei corsi di formazione e aggiornamento per il rilascio e il rinnovo del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo di prodotti fitosanitari ad uso professionale e organizzazione di controlli sulle macchine erogatrici). In seguito ai Decreti del Ministero della Salute 9 agosto 2016 e 16 agosto 2016, inerenti la revoca di autorizzazione all’immissione in commercio e la modifica delle condizioni d’impiego di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate, l’Amministrazione Regionale ha agito celermente, emettendo già in data 23 agosto un avviso fitosanitario. Non è stata tuttavia ancora approvata la Deliberazione di Giunta Regionale, prevista nella succitata l.r. 13/2015, che dovrebbe prevedere le misure specifiche di attivazione del PAN sul territorio della Valle d’Aosta. Le associazioni scriventi rinnovano, pertanto, l’appello ad approvare quanto prima disposizioni in materia. In particolare, si ritiene che il PAN offra un ampio ventaglio di opzioni, la cui messa in opera può agevolare una graduale transizione della nostra agricoltura verso forme maggiormente sostenibili. In particolare proponiamo che l’amministrazione introduca alcune misure proposte nel PAN : misure generali per la tutela delle acque: individuazione, oltre alle zone di interdizione all’uso previste per legge, di fasce di rispetto in prossimità dei corsi d’acqua. All’interno di esse, in base alle informazioni messe a disposizione dallo Stato sui prodotti fitosanitari più pericolosi per la conservazione della biodiversità e la tutela delle acque, interdizione, o almeno limitazione all’uso dei prodotti fitosanitari, con estensione di queste misure ai versanti coltivati particolarmente acclivi (per evitare fenomeni di inquinamento dovuto a ruscellamento); azioni diffuse di formazione degli operatori agricoli, volte ad incoraggiare l’utilizzo di prodotti con minor fattore di rischio o ammessi nell’agricoltura biologica; Indicazione, entro due anni, delle zone di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano, nelle quali l’uso dei prodotti fitosanitari dovrà essere proibito; Forte limitazione dell’uso di pesticidi lungo ferrovie e strade regionali, con graduale ritorno all’utilizzo di metodiche tradizionali, quali il diserbo manuale e lo sfalcio. L’erogazione di fitofarmaci va comunque proibita da subito nei pressi dei centri abitati; Misure per la gestione delle aree verdi: informazione diffusa ai Comuni sulle metodiche, anche preventive,alternative all’uso di pesticidi; Misure rivolte agli agricoltori: svolgimento di azioni specifiche di informazione non soltanto sui prodotti proibiti, ma anche su quelli ritenuti comunque pericolosi, il cui l’uso va fortemente scoraggiato, allo scopo di incrementare la diffusione del metodo della lotta fitosanitaria integrata e dell’agricoltura biologica e sinergica; individuazione e messa in atto di misure di incentivazione per gli agricoltori che operano scelte virtuose, in forma economica ( anche attraverso l’attivazione di specifiche misure nell’ambito del PSR) o di promozione (creazione di marchi di qualità). Le associazioni scriventi sottolineano come l’adozione di queste misure si porrebbe in continuità con il cammino iniziato con l’approvazione all’unanimità della l.r. 2/2015. Questa importante norma, proibendo di fatto la coltivazione di OGM sul territorio regionale,ha posto al riparo l’agricoltura locale dai rischi di contaminazione cui la particolare morfologia del territorio la esponeva. Le associazioni scriventi offrono il proprio contributo, ove possibile, per l’elaborazione e la messa in opera delle misure proposte, in un’ottica di collaborazione atta a favorire la graduale transizione dell’agricoltura valdostana verso una maggiore sostenibilità. AOSTA,19 dicembre 2016 QUESTO APPELLO E’ STATO SOTTOSCRITTO DA: Legambiente Valle d’Aosta, ISDEVDA, ValleVirtuosa, Scuola di Pace VDA, Associazione AGROU, Associazione Cibo e Salute VDA, Associazione Agricoltura Biologica e Biodinamica VDA, ARCI-Espace Populaire , Associazione V.I.O.L.A., Cittadinanzattiva, Collettivo contadino “La terra che ride”