Comunicato stampa congiunto di Legambiente VDA, ArciVDA, Libera VDA e Vallevirtuosa
Da
qualche settimana l’Amministrazione Regionale ha modificato le regole
di pubblicazione sul sito istituzionale dei vari atti amministrativi
(Deliberazioni della Giunta, Determinazioni Dirigenziali, Decreti del
Presidente della Giunta). In precedenza il cittadino poteva in ogni
momento consultare liberamente le prime due tipologie accedendo alle
sezioni apposite del sito, che conteneva tutti gli atti
amministrativi pubblicati dall’avvio della digitalizzazione
(intorno all’anno 2000, se la memoria ci assiste). Soltanto i
Decreti del Presidente non erano accessibili in questo modo,
rimanendo leggibili soltanto nel Bollettino Ufficiale Regionale
(BURVA).
Ora
tutto è improvvisamente cambiato.
La
Regione ha adottato, in apparenza, una procedura simile a quella in
uso nelle Amministrazioni Comunali. Gli atti amministrativi vengono
pubblicati per sole due settimane, decorse le quali restano visibili
i soli estremi (data di approvazione e oggetto). Per leggere gli
atti, si rende quindi necessario richiedere l’accesso, attraverso
l’apposita modulistica.
In
apparenza, dicevamo, perchè in realtà non così avviene nei Comuni,
ai quali l’Amministrazione Regionale, pare volersi uniformare. Gli
atti comunali, scaduto il termine di pubblicazione, dovrebbero
infatti confluire nel Portale della Trasparenza, presente sul sito
CELVA. Diciamo “dovrebbero” in quanto, ad oggi, la situazione è
a macchia di leopardo, ma la procedura è comunque in atto. Non tutti
i Comuni sono in regola, e auspichiamo che a breve questo avvenga.
Ma
la scelta della Regione, come è ovvio, limita fortemente, e di fatto
annulla, il diritto dei cittadini alla trasparenza, ossia a conoscere
e poter approfondire le scelte amministrative, e le motivazioni che
ad esse sottostanno. Nè si può dire che il BURVA assolva a questa
funzione. In esso infatti sono pubblicati soltanto le parti
decisionali degli atti, omettendo le parti introduttive, che sovente,
per non dire quasi sempre, rivestono l’interesse maggiore per i
cittadini. Per esempio, le Deliberazioni sui tagli al trasporto
pubblico locale degli anni 2012-2014 risultano incomprensibili se non
si può leggere la parte di relazione, ma soltanto le nude cifre.
Inoltre i tempi di pubblicazione sono estremamente incerti, e non vi
è chiarezza sui criteri che li regolano.
Non
così avviene nelle altre Regioni Italiane dove o gli atti sono
pubblicati integralmente sui rispettivi Bollettini Ufficiali, o
permane una sezione di ricerca diretta di tutti gli atti, oppure,
come avviene per esempio sul portale della Liguria, entrambe le cose.
Perché
soltanto in VDA i cittadini devono essere obbligati ad avvalersi del
diritto all’accesso per ottenere documenti normalmente disponibili
sul WEB?
Ricordiamo che questa procedura richiede tempo, pesando sia sul
richiedente sia sull’amministrazione che deve rispondere. In questo
modo si danneggia il lavoro delle categorie professionali, delle
associazioni, ma soprattutto, lo ripetiamo, si annullano i diritti
alla trasparenza che appartengono a tutti i cittadini.
Le
citazioni di legge presenti sul sito della Regione per motivare il
nuovo corso risalgono a normative non recenti, in particolare, la
L.R. 25/2010, inerente il BURVA e l’Albo Notiziario. Ma quella
norma è stata interpretata in modo da comprimere un diritto
fondamentale di tutti.
E
pensare che oggi inizia a livello italiano, promossa dalla Presidenza
del Consiglio dei Ministri, la terza edizione della Settimana
dell’Amministrazione Aperta,
con l’obiettivo di promuovere e sviluppare la cultura e la pratica
della trasparenza amministrativa… Chiediamo
all’amministrazione Regionale di fare subito marcia indietro.
In
caso contrario, ci riserviamo ulteriori azioni, anche di natura
legale, se necessario.