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UN APRILE CON LEGAMBIENTE!

MOLTI GLI APPUNTAMENTI PREVISTI, UN PO’ PER TUTTI I GUSTI, MA TUTTI ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITA’ E DELLE IDEE NUOVE CHE FANNO BENE ALL’ AMBIENTE.

E’ un aprile ricco di momenti pubblici a cui partecipare quello che il nostro Circolo propone a tutti i cittadini che hanno a cuore lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia della meravigliosa natura della nostra regione.

Proprio su questo aspetto verterà il primo appuntamento.Legambiente VDA ha organizzato, insieme all’Assessorato Ambiente,Risorse naturali e Corpo Forestale, un ciclo di 4 visite guidate alla scoperta di altrettante zone umide della Valle d’Aosta. E’ un viaggio alla scoperta di una natura che non ci si aspetta e che riserva molte sorprese, spesso vicino casa. Per meglio comprendere gli ambienti che andremo a visitare nei prossimi mesi, si svolgerà giovedì 11 aprile alle 17.30, presso la biblioteca Regionale di Aosta, una conferenza introduttiva, alla quale parteciperà tra i relatori Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente. Guarda la locandina sottostante e partecipa!

DOSSIER NEVEDIVERSA 2019

Sport invernali e cambiamenti climatici.Legammbiente presenta criticità e opportunità del turismo della montagna invernale

“L’intero territorio italiano è al centro di un’area considerata dagli scienziati un “hot spot” del cambiamento climatico, e va ancora peggio per le nostre montagne. Nelle Alpi le temperature stanno crescendo a una velocità doppia rispetto alla media globale. I risultati sono visibili: sulle nostre cime l’altezza della neve al suolo negli ultimi dieci anni sta subendo un costante decremento, lasciando sempre più spazio ad aride sterpaglie. In termini
statistici non hanno alcun valore le abbondanti nevicate nel nord-ovest dello scorso anno o quelle più recenti nel sud Italia. Esse sono unicamente il risultato di eventi meteorologici casuali e non l’espressione di una tendenza climatica.”
Così si apre il dossier NEVEDIVERSA 2019, che ancora una volta sottolinea la necessità di modificare radicalmente l’approccio al turismo montano invernale. La nostra Regione è presente con gli esempi negativi dei progetti faraonici di nuove funivie sulle vette.

Il dossier offre inoltre un’analisi approfondita dei costi e dei danni provocati dall’innevamento artificiale, propone una exit strategy dall’eliski e dalla corsa ai grandi eventi ad ogni costo e….molto altro ancora!

Leggi il documento qui:

BUONE E CATTIVE ACQUE

Legambiente presenta il rapporto sullo stato di salute dei corpi idrici italiani

Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua, il 22 marzo Legambiente ha presentato il nuovo rapporto sullo stato di salute dei corpi idrici italiani, un viaggio nell’Italia delle buone e cattive acque. Dall’inquinamento da PFAS in Veneto e Piemonte ai reflui sversati nel fiume Sarno e nel lago d’Orta. Nel dossier c’è anche la Valle d’Aosta, con l’esempio del torrente Saint Barthelemy, a secco per molti mesi all’anno.

Leggi il dossier: https://www.legambiente.it/buone-e-cattive-acque/

VIENI A CONOSCERE LE ZONE UMIDE DELLA VALLE D’AOSTA

Cinque appuntamenti aperti a tutti, proposti in sinergia dal Cigno Verde e dall’Assessorato regionale all’ambiente


Le zone umide sono ecosistemi importanti, veri scrigni di biodiversità.Per questo l’Unione Europea li protegge in modo rigoroso. Anche in Valle d’Aosta è possibile conoscerle e visitarle, per comprenderne la varietà e la bellezza, spesso poco conosciute.

Legambiente e la Regione Valle d’Aosta organizzano una conferenza introduttiva e 4 visite nei prossimi mesi, per dare l’occasione ai cittadini di riscoprire questi luoghi unici e affascinanti.

Telefona al numero in fondo alla locandina o scrivi all’indirizzo mail indicato. Affrettati, i posti sono limitati!

Ma non si chiamava trasparenza amministrativa?

Comunicato stampa congiunto di Legambiente VDA, ArciVDA, Libera VDA e Vallevirtuosa

Da qualche settimana l’Amministrazione Regionale ha modificato le regole di pubblicazione sul sito istituzionale dei vari atti amministrativi (Deliberazioni della Giunta, Determinazioni Dirigenziali, Decreti del Presidente della Giunta). In precedenza il cittadino poteva in ogni momento consultare liberamente le prime due tipologie accedendo alle sezioni apposite del sito, che conteneva tutti gli atti amministrativi pubblicati dall’avvio della digitalizzazione (intorno all’anno 2000, se la memoria ci assiste). Soltanto i Decreti del Presidente non erano accessibili in questo modo, rimanendo leggibili soltanto nel Bollettino Ufficiale Regionale (BURVA).

Ora tutto è improvvisamente cambiato.

La Regione ha adottato, in apparenza, una procedura simile a quella in uso nelle Amministrazioni Comunali. Gli atti amministrativi vengono pubblicati per sole due settimane, decorse le quali restano visibili i soli estremi (data di approvazione e oggetto). Per leggere gli atti, si rende quindi necessario richiedere l’accesso, attraverso l’apposita modulistica.

In apparenza, dicevamo, perchè in realtà non così avviene nei Comuni, ai quali l’Amministrazione Regionale, pare volersi uniformare. Gli atti comunali, scaduto il termine di pubblicazione, dovrebbero infatti confluire nel Portale della Trasparenza, presente sul sito CELVA. Diciamo “dovrebbero” in quanto, ad oggi, la situazione è a macchia di leopardo, ma la procedura è comunque in atto. Non tutti i Comuni sono in regola, e auspichiamo che a breve questo avvenga.

Ma la scelta della Regione, come è ovvio, limita fortemente, e di fatto annulla, il diritto dei cittadini alla trasparenza, ossia a conoscere e poter approfondire le scelte amministrative, e le motivazioni che ad esse sottostanno. Nè si può dire che il BURVA assolva a questa funzione. In esso infatti sono pubblicati soltanto le parti decisionali degli atti, omettendo le parti introduttive, che sovente, per non dire quasi sempre, rivestono l’interesse maggiore per i cittadini. Per esempio, le Deliberazioni sui tagli al trasporto pubblico locale degli anni 2012-2014 risultano incomprensibili se non si può leggere la parte di relazione, ma soltanto le nude cifre. Inoltre i tempi di pubblicazione sono estremamente incerti, e non vi è chiarezza sui criteri che li regolano.

Non così avviene nelle altre Regioni Italiane dove o gli atti sono pubblicati integralmente sui rispettivi Bollettini Ufficiali, o permane una sezione di ricerca diretta di tutti gli atti, oppure, come avviene per esempio sul portale della Liguria, entrambe le cose.

Perché soltanto in VDA i cittadini devono essere obbligati ad avvalersi del diritto all’accesso per ottenere documenti normalmente disponibili sul WEB? Ricordiamo che questa procedura richiede tempo, pesando sia sul richiedente sia sull’amministrazione che deve rispondere. In questo modo si danneggia il lavoro delle categorie professionali, delle associazioni, ma soprattutto, lo ripetiamo, si annullano i diritti alla trasparenza che appartengono a tutti i cittadini.

Le citazioni di legge presenti sul sito della Regione per motivare il nuovo corso risalgono a normative non recenti, in particolare, la L.R. 25/2010, inerente il BURVA e l’Albo Notiziario. Ma quella norma è stata interpretata in modo da comprimere un diritto fondamentale di tutti.

E pensare che oggi inizia a livello italiano, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la terza edizione della Settimana dell’Amministrazione Aperta, con l’obiettivo di promuovere e sviluppare la cultura e la pratica della trasparenza amministrativa… Chiediamo all’amministrazione Regionale di fare subito marcia indietro.

In caso contrario, ci riserviamo ulteriori azioni, anche di natura legale, se necessario.