Anche quest’anno la Valle d’Aosta ospita una tappa della Carovana dei Ghiacciai, la campagna di monitoraggio , giunta ormai alla quinta edizione, che Legambinte svolge sull’arco alpino con la preziosa collaborazione del Comitato Glaciologico Italiano.
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LETTERA A CVA DI PREOCCUPAZIONE PER LO SVUOTAMENTO DELLA DIGA DEL GABIET
pprendiamo dagli organi di informazione la notizia che, con lavori a partire da fine giugno, verrà svuotata la diga del Gabiet nel Comune di Gressoney-La-Trinité.
Comprendiamo la necessità di effettuare le manutenzioni agli impianti e agli invasi utili per la produzione di energia idroelettrica della nostra regione ma al tempo stesso siamo preoccupati per i possibili effetti che queste operazioni potrebbero comportare.
Non dimentichiamo infatti gli effetti nefasti che ebbe nel 2005 la pulizia della diga di Valgrisenche, con la distruzione della micro e macrofauna presente nella Dora di Valgrisenche, sotterrata dal limo scaricato, a causa di un inefficace sistema di trattenimento dei fanghi, direttamente nel torrente. L’intorbidimento della Dora Baltea fu visibile per giorni fin dopo la città di Aosta. Alleghiamo a tal proposito un articolo del “Corsivo” del 2005.
Nell’ultima settimana, inoltre, abbiamo appreso dalla lettura del giornale Il Dolomiti di operazioni di svuotamento di alcune dighe in provincia di Trento che hanno causato danni e portato a denunce.
Oltre a questo si aggiunge la preoccupazione, per le persone, i pescatori e i turisti che frequenteranno il torrente Lys interessato dalla pulizia della diga nel periodo estivo, per possibili eventi di piena o hydropeaking.
La dirigenza e i tecnici di CVA hanno preso tutte le dovute precauzioni per evitare le problematiche sopra ricordate, onde evitare di incorrere in danni ambientali e danni alle persone?
Nell’interesse della collettività, è quello che il nostro Circolo si augura.
ESCURSIONE AL COL RANZOLA SABATO 14 SETTEMBRE. PARTECIPA!
Legambiente, come è noto, ha assegnato una delle due Bandiere Nere valdostane dell’edizione 2024 di Carovana delle Alpi al progetto di collegamento intervallivo del Col Ranzola.
Destinatari della nota di demerito sono, in particolare, i sindaci dei due Comuni interessati, Gressoney-Saint-Jean e Brusson.
Anche in questa occasione, come già avvenuto in passato, ci è sembrato utile affiancare alla presa di posizione una iniziativa nei luoghi interessati dal progetto: vogliamo dare la possibilità ai cittadini valdostani e ai turisti di visitare le aree che dovrebbero essere toccate dalla strada ipotizzata, in modo tale che ognuno possa comprendere di cosa si tratta e quale impatto (a nostro avviso negativo) comporterebbe l’eventuale realizzazione della strada.
Questa escursione era già stata programmata a giugno ma poi rinviata due volte causa maltempo.
Partiremo da Estoul (Brusson), saliremo al colle e da qui scollineremo brevemente sul versante di Gressoney, scendendo sino all’Alpe Aresò Inferiore.
La giornata sarà una buona occasione per comprendere meglio i dettagli del percorso ipotizzato dallo studio di fattibilità del collegamento, e soprattutto il devastante impatto che la sua realizzazione comporterebbe.
Il percorso, adatto a tutti, anche alle famiglie, è privo di difficoltà tecniche.
Di seguito, una scheda della giornata.
Luogo di partenza: Estoul (Brusson) alle ore 10 e rientro previsto intorno alle ore 16
Luogo di arrivo: Alpe Aresò Inferiore (Gressoney Saint Jean)
Tipo di percorso: a/r
Dislivello positivo: 400 m.
Lunghezza totale percorso: circa 10 km.
Ritrovo per chi è di Aosta o proviene dall’alta Valle: ore 8 ad Aosta in piazza Ducler (vicino alla Questura, lato via Chambery)
Ritrovo per tutti alle ore 9.40 a Brusson, parcheggio in zona laghetto, per compattare le auto.
L’iniziativa è gratuita con prenotazione obbligatoria entro e non oltre le ore 20 del 13 settembre.
Pranzo al sacco a carico dei partecipanti.
Info e prenotazioni: legambientevda@gmail.com oppure – dopo le ore 18 – al numero 3471237701
CAMPO SCUOLA ETTORE TESOLIN: CHI HA VOLUTO LE 8 CORSIE?
In risposta ai nostri dubbi sugli imminenti lavori di rifacimento della pista di atletica del Campo Ettore Tesolin e sull’opportunità di mantenere in vita gli alberi esistenti, l’assessore del Comune di Aosta Corrado Cometto ha risposto con franchezza.
Di sicuro Legambiente concorda sul fatto che era certamente ora di mettere mano all’impianto sportivo, ormai in stato di avanzato disfacimento.
Ma se la struttura per l’atletica non aveva mire di omologazione internazionale, ripetiamo la domanda: perchè ampliare la pista da 6 a 8 corsie visto che per l’omologazione per gare nazionali 6 corsie sono più che sufficienti? E’ stata fatta una programmazione di eventi nazionali per i prossimi anni tale da richiedere 8 corsie? Da chi? Dove è visionabile questa programmazione?
E’ progettato il rifacimento degli spogliatoi per poter soddisfare grandi numeri di atleti nonché di altri servizi annessi quali l’ampliamento delle tribune, lo spostamento o rifacimento della struttura dei giudici di gara, senza i quali il nuovo impianto mancherebbe di ogni l’appetibilità?
Da tanti anni le società sportive aspettavano il rifacimento delle piste e delle pedane: magari siamo male informati, ma mai ci risulta di aver sentito esprimere dai fruitori la necessità di ampliare l’impianto.
L’assessore parla poi di decisione sofferta in relazione all’abbattimento di tutta l’alberata che costeggia il campo di atletica, unico respiro d’ombra in una zona dove polvere e asfalto garantiscono picchi di calore e di squallore suburbano.
Perché allora non soffrire di meno e progettare meglio e in maniera più sostenibile? Il basamento della pista è stato deformato in alcuni punti da radici di alberi, ma la superficie della pista e delle pedane è comunque distrutta dall’usura e dal tempo: in ogni caso sarebbe stata da rifare. E’ proprio necessario sacrificare un elemento di bellezza e salubrità?
Infine: se il sacrificio di tutto il verde presente nell’area è proprio indispensabile, ricordiamo quanto meno che fino alla fine dell’estate e del periodo di nidificazione la legge nazionale 157/92 vieta di potare e tagliare gli alberi. Sarebbe però ora di accantonare un’ormai vecchia mentalità edificatoria a favore di pratiche più rispettose dell’ambiente e proprio di quella salute che lo sport è vocato a promuovere.
CAROVANA DELLE ALPI 2024.QUATTRO BANDIERE VERDI E DUE NERE IN VALLE D’AOSTA
Comunicato stampa di Legambiente Alpi, in occasione dell’ottavo SUMMIT DELLE BANDIERE VERDI, tenutosi a Chiavenna (SO) il 25 maggio. Cliccandu sul testo in vede è possibile leggere il report dell’edizione 2024 di Carovana delle Alpi