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Memoria corta 2 : perchè arpa smentisce se stessa?

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Dopo la nota di risposta di ARPA a quanto Legambiente ha affermato via comunicato stampa annunciando la propria uscita dall’”Osservatorio sulla qualità dell’aria in ambito urbano”, riteniamo opportuno precisare alcuni aspetti della nostra scelta.

Legambiente non mette in discussione la precisione e l’attendibilità scientifica dei dati delle rilevazioni delle stazioni di monitoraggio, ma unicamente (e lo ribadiamo) la scelta del posizionamento di quella deCCdicata al monitoraggio industriale.

Sicuramente la nuova ubicazione risponde a due dei tre criteri indicati dal Dlgs 155/2010 (si trova in un’area frequentata dalla popolazione ed i dati raccolti sono influenzati prevalentemente dalle emissioni dell’acciaieria), ma non al terzo, che prevede che il posizionamento sia idoneo a “verificare l’applicazione delle migliori tecniche disponibili presso gli impianti industriali.”

Queste tecnologie servono, appunto, ad abbattere le emissioni inquinanti degli impianti industriali. Ma per far questo in modo attendibile la stazione di monitoraggio deve essere posizionata all’interno della zona di maggiore ricaduta degli inquinanti, cosa che ora non avviene.

E che non avvenga non lo dice Legambiente, ma ARPA stessa: nel report annuale del 2014 sulla qualità dell’aria – allegato “Siti industriali”, leggibile al link http://www.arpa.vda.it/images/stories/ARPA/aria/retemonitoraggio/bollettinimensili/2014/siti_industriali_allegato_finale.pdf, alla pag. 3 e seguenti – commentando le misurazioni in parallelo effettuate tra il vecchio sito di Via Primo Maggio ed il nuovo di Pépinière, ARPA rilevava le seguenti differenze a “favore” del vecchio sito:

Contenuto di metalli nelle polveri PM10: +118% per il nichel e +240% per il cromo; contenuto dei metalli nelle deposizioni: + 40% per il nichel e più 332% per il cromo

Allora perché parlare di dati in miglioramento? Alle misurazioni di Pépinière va, quantomeno, applicata questa “tara percentuale”, che ARPA stessa ha rilevato.

Le simulazioni modellistiche sono, appunto simulazioni: se i dati raccolti sul campo risultano poi differenti, bisogna tenerne conto.

Quindi, a nostro avviso, si aprono due strade: o, lo ripetiamo, si trova una nuova ubicazione alla stazione di monitoraggio industriale, oppure, se si vuole attendere la fine dei lavori di realizzazione del parcheggio, va sempre tenuto conto delle discrepanze sopra ricordate.

Anche e soprattutto quando si diffondono i dati presso la pubblica opinione.

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“Memoria corta”

 

Sito di Pépinière inadatto: i dati del sito di monitoraggio industriale analoghi a quelli urbani

Inutile in queste condizioni la untitledpartecipazione di Legambiente all’Osservatorio

Si è svolta martedì scorso, 8 marzo, la prima riunione del 2016 dell’Osservatorio sulla qualità dell’aria in ambito urbano. I dati illustrati e commentati dai media locali sottolineano una continua e costante diminuzione della concentrazione di metalli pesanti nelle polveri fini. In termini semplici, questo dato starebbe ad indicare che la Cas, principale fonte di questo tipo di emissioni, ha un impatto sempre minore sulla qualità dell’aria di Aosta e della Plaine. I numeri, in effetti, paiono confortanti: addirittura il dato del nikel scenderebbe sotto il livello obiettivo di 20 nanogrammi per metro cubo, con un tranquillizzante 14.
Tutto bene, dunque? A nostro avviso non è possibile affermarlo con certezza.
L’A.R.P.A. e le autorità competenti in tutela della qualità dell’aria, e quindi della salute dei cittadini, soffrono, a nostro avviso, di memoria corta.
Si dimenticano, infatti, che i dati rilevati dalla nuova stazione di monitoraggio industriale di Pépinière, e in particolare quelli riferiti alla presenza di metalli pesanti nell’aria e nelle deposizioni atmosferiche, sono risultati fin da subito sensibilmente inferiori rispetto ai rilevamenti della vecchia stazione di Via Primo Maggio. In linea generale, inoltre, i dati risultano analoghi a quelli della stazione di fondo urbano di Piazza Plouves.
Come A.R.P.A. stessa aveva ammesso nella riunione dell’Osservatorio del novembre 2014, pochi mesi dopo l’entrata in servizio del nuovo punto di rilevamento industriale e in ragione delle misurazioni svolte inizialmente in parallelo con quello vecchio, per molte sostanze i dati non erano nemmeno confrontabili con quelli di via Primo Maggio. Avvalendoci anche della consulenza del Comitato Scientifico di Legambiente nazionale, il nostro Circolo aveva subito fatto notare la scarsa attendibilità dei dati di Pépinière.
Lo avevamo detto allora e lo ribadiamo: a nostro avviso (e in base ad uno studio A.R.P.A. Del 2012), il sito di Pépinière, contrariamente alla vecchia stazione di Via Primo Maggio, non sta nell’area di maggiore ricaduta delle emissioni dell’acciaieria, come richiesto dal Decreto Legislativo 155/2010.
A dicembre 2015, abbiamo inutilmente avanzato richiesta ufficiale di individuazione di un nuovo sito, per avere nuovamente una stazione di monitoraggio industriale a norma di legge, atto a monitorare il reale impatto della Cas.
In una situazione in cui si fanno passare per ottimi dei dati inattendibili, non riteniamo più opportuno prendere parte ai lavori dell’Osservatorio sulla qualità dell’aria di Aosta.
Pertanto ci asterremo dal partecipare alle riunioni fino a quando non si aprirà una discussione seria sull’individuazione di un nuovo posizionamento della stazione di monitoraggio industriale,
Non mancheremo, invece, di continuare a seguire da vicino la situazione delle emissioni dell’acciaieria e dell’impatto delle altre fonti inquinanti sull’aria e quindi sulla salute dei cittadini di Aosta e dei comuni della Plaine.

CAS e qualità dell’ aria

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GLI ATTUALI DATI SULL’IMPATTO DELL’ACCIAIERIA SONO INUTILI

STAZIONE DI RILEVAMENTO DEGLI INQUINANTI  INDUSTRIALI MAL POSIZIONATA

Lo avevamo detto fin dall’inizio: lo spostamento della stazione di rilevamento industriale (quella che deve fornire dati certi sull’impatto della CAS sulla qualità dell’aria e le deposizioni atmosferiche in città) dal sito di via Primo Maggio a quello di Pépinière avrebbe portato ad una minore attendibilità dei dati raccolti.

Con la collaborazione del Comitato Scientifico di Legambiente nazionale ci eravamo infatti accorti che il nuovo posizionamento avrebbe situato la stazione in un’area immediatamente a margine di quella di maggior ricaduta degli inquinanti.

A questi nostri timori, espressi in una lettera ufficiale già nel febbraio dello scorso anno, ARPA aveva opposto gli studi modellistici in base ai quali si era arrivati al nuovo posizionamento.

I dati raccolti da ARPA dall’avvio della stazione di Pépinière ad oggi, però, confermano, purtroppo, quanto avevamo ipotizzato: il sito di Pépinière non fornisce dati attendibili sulle emissioni dell’acciaieria in quanto i valori risultano del tutto analoghi con quelli raccolti dalla stazione di Piazza Plouves, deputata a valutare la qualità dell’aria e le deposizioni atmosferiche del fondo urbano.

Il Decreto Legislativo 155/2010 stabilisce che le stazioni di rilevamento delle emissioni industriali debbano trovarsi entro l’area di maggiore ricaduta degli inquinanti. Quindi il sito di Pépinière non è qualificabile, a nostro avviso, come stazione di rilevamento industriale.

Per questi motivi abbiamo inviato agli organi competenti, in data 9 dicembre scorso, una richiesta ufficiale di individuazione di un nuovo sito per la misurazione delle emissioni della CAS. Ad oggi non abbiamo ancora ottenuto alcuna risposta.

L’attuale carenza di dati – sostiene la presidente del Circolo Alessandra Piccioni – è grave per tutti : per i cittadini, per la tutela della salute, ma anche per l’azienda. La CAS, infatti, sta attuando il programma di migliorie previste dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, allo scopo di diminuire gli impatti sulla qualità dell’aria e del suolo. Ma come è possibile valutare l’efficacia degli interventi, se non si hanno dati attendibili?

Legambiente auspica quindi che venga ristabilito il monitoraggio del sito industriale come previsto per legge. Risultato che si può ottenere soltanto con l’individuazione di un nuovo sito di misurazione.

Aosta, 23 dicembre 2015