E’ notizia di questi giorni che il progetto di un nuovo parcheggio ad Aosta in zona Saint Martin de Corléans, frutto di un accordo tra Comune e Regione, dovrebbe entrare a breve nella fase realizzativa, tanto che se ne parlerà nella prossima seduta del Consiglio Comunale del capoluogo, prevista questa settimana.
Sull’opera il nostro Circolo aveva già sollevato qualche dubbio, presentando la scorsa estate osservazioni agli uffici regionali competenti. I nostri timori riguardavano l’impatto acustico dell’opera tanto in fase di cantiere (sono previsti due piani interrati, quindi verranno impiegate macchine da scavo) che di esercizio. In tutto sui tre piani saranno ricavati un centinaio di posti complessivi, inclusi 12 stalli per autobus turistici. Un’opera di notevoli dimensioni, dunque, sorgerà in un’area adiacente due scuole (la media E.Martinet e la Scuola per Infermieri) ed un reparto ospedaliero. In base alla normativa sulla zonizzazione acustica un’area che ospita queste strutture dovrebbe essere particolarmente tutelata. Ad onor del vero, gli uffici si sono fatti carico delle nostre preoccupazioni, commissionando ad ARPA una relazione sull’impatto acustico dell’opera. Letta la quale, i nostri dubbi permangono, anzi si rafforzano. Li esponiamo brevemente. La relazione di ARPA conferma la preoccupazione rispetto al probabile aumento dell’inquinamento acustico nella zona. I rilevamenti, condotti su base settimanale (comprendendo quindi anche i giorni festivi) indicano che già nella situazione attuale il limite massimo di emissioni rumorose consentito per la zona viene a malapena rispettato in media, ma con molti sforamenti. In altri termini, il livello di legge è rispettato se si considera la media settimanale, ma durante le fasce orarie di maggiore afflusso, nei giorni lavorativi, numerosi sono gli sforamenti. Per quanto riguarda l’impatto acustico del nuovo parcheggio, si ammette che esso provocherà un ulteriore aumento medio di quasi 4 db (decibel) di immissione sonora aggiuntivo rispetto all’attuale, che già rientra a fatica nei limiti previsti a tutela della salute umana. E la relazione non prende in esame la fase di cantiere! Di fronte a questa situazione, l’amministrazione comunale non può, a nostro avviso, non prevedere misure di contrasto dell’inquinamento acustico prossimo venturo, a tutela dei residenti e dei cittadini che frequentano la zona per studiare o per curarsi. In base alla normativa sia nazionale che regionale, l’amministrazione può emanare un regolamento sulla conduzione del cantiere che tuteli i molti recettori sensibili presenti nei dintorni. Esistono ottimi esempi in varie città, per esempio a Piacenza. Per abbattere l’impatto acustico del maggior traffico legato al parcheggio, l’amministrazione dovrebbe, a nostro avviso, inserire l’intera zona in una fascia di maggiore protezione, ossia in cui sia consentito un basso livello di rumore, e prevedere un piano di miglioramento acustico per proteggere i pazienti del reparto ospedaliero e gli studenti, che per legge ne hanno diritto. In realtà tutta l’area compresa tra la vecchia chiesetta di Saint Martin e i terreni su cui dovrebbe sorgere il parcheggio andrebbe protetta e inserita in fascia di alta tutela (zona 1 o al massimo 2). In questo modo sarebbe obbligatorio, in base alla normativa, un piano di risanamento acustico, che dovrebbe prevedere sia misure a carico di chi costruirà e gestirà il parcheggio, sia lavori di miglioramento dell’isolamento acustico degli edifici vicini, che sono tutti pubblici. Un piano che contenga, oltre ad interventi di insonorizzazione ecc, anche la piantumazione di alberi all’interno dell’area verde destinata ai pazienti psichiatrici, in funzione di barriera antirumore. La normativa prevede che il Piano di Zonizzazione Acustica di una città fotografi la situazione esistente, per puntare poi ad interventi migliorativi dove si rendono necessari. La realizzazione del parcheggio a Saint Martin offre una prima occasione per imboccare questa strada. Auspichiamo che chi ci amministra raccolga le nostre indicazioni.
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