LEGAMBIENTE PRESENTA IL DOSSIER NEVEDIVERSA 2019 SPORT INVERNALI E CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il prossimo 17 aprile alle ore 17.30 presso il CSV in via Xavier de Maistre 19 ad Aosta sarà presentato il dossier Nevediversa 2019 “Sport invernali e cambiamento climatico”, realizzato dal settore Alpi di Legambiente.

Il documento, che verrà illustrato da Vanda Bonardo, responsabile nazionale del settore stesso, traccia una fotografia approfondita e sfaccettata della situazione del turismo invernale nel territorio alpino italiano, facendo emergere le numerose contraddizioni che lo contraddistinguono.

Di fronte alla sfida posta dal cambiamento climatico, con inverni senza neve, mutate situazioni di sicurezza ecc., due sono le strade percorribili per adeguare l’offerta rivolta ai potenziali clienti:

si può imboccare la via del turismo sostenibile, che predilige un approccio dolce alla neve, propone attività alternative quando essa manca, valorizzando il territorio e le sue specificità, e soprattutto cerca di modificare il meno possibile la montagna, accettando gli impianti di risalita esistenti senza prevederne l’incremento. Una strategia, insomma, che cerca l’adattamento alle nuove condizioni climatiche, attraverso la valorizzazione capillare dei territori;

oppure si può scegliere di continuare a seguire i vecchi modelli del turismo dello sci ad ogni costo, rilanciare l’infrastrutturazione dei versanti e delle cime, costruire nuovi impianti e funivie a quote elevate, per inseguire la neve, ormai insufficiente a media quota; ampliare l’innevamento artificiale con la costruzione di grandi bacini di accumulo delle acque; infine, promuovere l’eliski ed altre pratiche definite “adrenaliniche”.

La posizione di Legambiente è nota, ma attraverso il Dossier si esprime con l’analisi di realtà territoriali che hanno fatto scelte alternative e contestualizzando i progetti funiviari che incombono un po’ lungo tutto l’arco alpino. Un approfondimento interessante viene poi svolto sul tema dell’innevamento artificiale, attraverso l’analisi puntuale non soltanto dell’impatto ambientale che provoca ma anche dei costi esorbitanti che le società funiviarie devono sostenere. Ampio spazio è dedicato anche al tema dell’eliski, con la presentazione di una proposta di exit stategy graduale da questa pratica.

Legambiente ha scelto di presentare il dossier in Valle perchè il dibattito locale è ampio.

Ne abbiamo approfittato per invitare anche esponenti locali, per approfondire gli aspetti che maggiormente ci stanno a cuore. Insieme a Vanda Bonardo saranno infatti presenti il Presidente di NaturaValp Daniele Pieller, che da anni si batte per mantenere la Valpelline eliski-free, e Marcello Dondeynaz, referente del gruppo Ripartire dalle Cime Bianche, che propone un modello di sviluppo alternativo alla realizzazione di nuove funivie in alta quota.

UN APRILE CON LEGAMBIENTE!

MOLTI GLI APPUNTAMENTI PREVISTI, UN PO’ PER TUTTI I GUSTI, MA TUTTI ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITA’ E DELLE IDEE NUOVE CHE FANNO BENE ALL’ AMBIENTE.

E’ un aprile ricco di momenti pubblici a cui partecipare quello che il nostro Circolo propone a tutti i cittadini che hanno a cuore lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia della meravigliosa natura della nostra regione.

Proprio su questo aspetto verterà il primo appuntamento.Legambiente VDA ha organizzato, insieme all’Assessorato Ambiente,Risorse naturali e Corpo Forestale, un ciclo di 4 visite guidate alla scoperta di altrettante zone umide della Valle d’Aosta. E’ un viaggio alla scoperta di una natura che non ci si aspetta e che riserva molte sorprese, spesso vicino casa. Per meglio comprendere gli ambienti che andremo a visitare nei prossimi mesi, si svolgerà giovedì 11 aprile alle 17.30, presso la biblioteca Regionale di Aosta, una conferenza introduttiva, alla quale parteciperà tra i relatori Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente. Guarda la locandina sottostante e partecipa!

DOSSIER NEVEDIVERSA 2019

Sport invernali e cambiamenti climatici.Legammbiente presenta criticità e opportunità del turismo della montagna invernale

“L’intero territorio italiano è al centro di un’area considerata dagli scienziati un “hot spot” del cambiamento climatico, e va ancora peggio per le nostre montagne. Nelle Alpi le temperature stanno crescendo a una velocità doppia rispetto alla media globale. I risultati sono visibili: sulle nostre cime l’altezza della neve al suolo negli ultimi dieci anni sta subendo un costante decremento, lasciando sempre più spazio ad aride sterpaglie. In termini
statistici non hanno alcun valore le abbondanti nevicate nel nord-ovest dello scorso anno o quelle più recenti nel sud Italia. Esse sono unicamente il risultato di eventi meteorologici casuali e non l’espressione di una tendenza climatica.”
Così si apre il dossier NEVEDIVERSA 2019, che ancora una volta sottolinea la necessità di modificare radicalmente l’approccio al turismo montano invernale. La nostra Regione è presente con gli esempi negativi dei progetti faraonici di nuove funivie sulle vette.

Il dossier offre inoltre un’analisi approfondita dei costi e dei danni provocati dall’innevamento artificiale, propone una exit strategy dall’eliski e dalla corsa ai grandi eventi ad ogni costo e….molto altro ancora!

Leggi il documento qui:

BUONE E CATTIVE ACQUE

Legambiente presenta il rapporto sullo stato di salute dei corpi idrici italiani

Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua, il 22 marzo Legambiente ha presentato il nuovo rapporto sullo stato di salute dei corpi idrici italiani, un viaggio nell’Italia delle buone e cattive acque. Dall’inquinamento da PFAS in Veneto e Piemonte ai reflui sversati nel fiume Sarno e nel lago d’Orta. Nel dossier c’è anche la Valle d’Aosta, con l’esempio del torrente Saint Barthelemy, a secco per molti mesi all’anno.

Leggi il dossier: https://www.legambiente.it/buone-e-cattive-acque/

VIENI A CONOSCERE LE ZONE UMIDE DELLA VALLE D’AOSTA

Cinque appuntamenti aperti a tutti, proposti in sinergia dal Cigno Verde e dall’Assessorato regionale all’ambiente


Le zone umide sono ecosistemi importanti, veri scrigni di biodiversità.Per questo l’Unione Europea li protegge in modo rigoroso. Anche in Valle d’Aosta è possibile conoscerle e visitarle, per comprenderne la varietà e la bellezza, spesso poco conosciute.

Legambiente e la Regione Valle d’Aosta organizzano una conferenza introduttiva e 4 visite nei prossimi mesi, per dare l’occasione ai cittadini di riscoprire questi luoghi unici e affascinanti.

Telefona al numero in fondo alla locandina o scrivi all’indirizzo mail indicato. Affrettati, i posti sono limitati!