Gli inspiegabili motivi per non procedere all’allargamento del Parco del Mont Avic. LA REGIONE COLGA L’OPPORTUNITA’ DI VALORIZZARE E ACCRESCERE LE PROPRIE AREE PROTETTE!

Il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite di NaturaValp, l’Associazione di Valpelline scelta come esempio di turismo montano dell’avvenire in occasione della Giornata internazionale della Montagna dell’11 dicembre scorso, è forse il più vistoso dei tanti segnali del cambiamento di prospettiva in atto nel turismo di montagna.

Turismo responsabile, ambientalmente sostenibile, che rende i territori protagonisti con le loro qualità e bellezze naturali.

Sono queste le scelte economicamente più paganti, quelle che consentiranno alla montagna di frenare i fenomeni di spopolamento.

Per questo il Circolo Legambiente Valle d’Aosta, appreso con rammarico e delusione l’inspiegabile stop all’allargamento del Parco del Mont Avic, si affianca e sostiene le proteste del Comitato di Cittadini guidato da Giuseppe Peaquin e chiede alle forze politiche regionali e alla Presidenza della Giunta di sbloccare l’impasse istituzionale e portare a conclusione in breve tempo l’iter normativo necessario a concretizzare l’ampliamento previsto e, ci risulta, già finanziato.

Quali interessi potranno mai impedire che questo lodevole progetto giunga in porto? Quali voci dissonanti si oppongono, difendendo forse meri interessi personali?

Noi, al pari dei componenti del Comitato, non lo comprendiamo e, in questa come in altre analoghe situazioni, chiediamo risposte e azioni che mettano al centro il bene dell’intera collettività valdostana e delle generazioni future.

Storie d’acqua e d’energia.IL CONVEGNO DI LEGAMBIENTE VALLE D’AOSTA DEL 4 DICEMBRE 2021

Con il convegno del 4 dicembre scorso, Legambiente ha riproposto il tema della tutela di quei pochi tratti di torrente non ancora intubati ad uso idroelettrico e di quei tanti già derivati che spesso non rispettano il Deflusso Minimo Vitale.

Tutti i corsi d’acqua valdostani sono mediamente derivati tra l’80 e il 100% del proprio percorso, per un totale di 338 centraline. Il numero delle concessioni idroelettriche è aumentato anche negli ultimi anni, nonostante il Ministero e l’Autorità per il Bacino del Po abbiano regolamentato in modo più rigoroso le modalità per l’accettazione delle nuove domande, e parecchi tra gli ultimi tratti di torrenti di grande pregio ambientale sono tutt’oggi a rischio di essere derivati a favore di nuove centraline.

E’ il caso di Cortlys, un progetto molto vecchio (2004), pieno di errori, che andrebbe ad impattare sul tratto iniziale del torrente Lys, nell’alta valle di Gressoney all’interno dell’anfiteatro morenico del Monte Rosa; un progetto totalmente inaccettabile alla luce delle attuali norme, che il Presidente della Regione ha sdoganato accettando di riconoscere il passaggio della concessione ad una nuova Società, la Staffal Energy della famiglia Arditi: provvedimento che, con il Comitato di Cortlys, Legambiente ha impugnato presso il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma.

Ed è il caso Issologne: una nuova concessione rilasciata di recente per un ennesimo impianto sul torrente St. Barthelemy (l’ottavo sull’intero corso d’acqua), progetto che è in contrasto con le nuove norme introdotte nel 2017, in quanto si colloca in modalità “esclusione” nelle Tabelle ERA dell’Autorità di Bacino del Po; una concessione, quindi, a nostro avviso illegittima.

Altri casi sono emersi dal pubblico in sala:

  1. un progetto di centrale sul torrente Grand’Alpe, nell’alta Valgrisenche, mai realizzato in quanto il Comune, titolare della concessione (con la società Ronc con quote di minoranza), si è reso conto dell’altissimo impatto ambientale che la sua realizzazione comporterebbe; sembra tuttavia che il Procuratore della Corte dei Conti esiga che, per giustificare le ingenti spese di progettazione (30.000 euro), il progetto venga realizzato;
  2. un nuovo progetto per due centraline sul torrente Chamois, che prosciugherebbero tutti i torrenti e ruscelli della conca di Chamois trasformando il lago di Lod, gioiello della località turistica, ricco di pesci, ninfee e libellule, in una vasca di carico.

Storie d’acqua e d’energia

Un convegno sulle acque, l’idroelettrico e le centraline in Valle d’Aosta

AOSTA, 4 dicembre 2021, Salone Biblioteca di Viale Europa, ore 15

A che punto è la Regione Valle d’Aosta sul fronte dell’aggiornamento del Piano di Tutela delle acque, avviato ormai cinque anni fa?

E sul fronte del rafforzamento della tutela dei corsi d’acqua naturali, a quattro anni dall’emanazione di nuove norme da parte del Ministero dell’Ambiente e dell’Autorità di Bacino del Po?

Noi siamo per principio sostenitori dell’idroelettrico e delle energie rinnovabili.

Le situazioni di cui ci occupiamo o su cui apriamo vertenze sono violazione delle regole, speculazioni o opere con danni ambientali rilevanti a fronte di produzioni energetiche irrilevanti.

Il convegno si propone di fare il punto sul grado di tutela dei torrenti valdostani e sulla corsa all’accaparramento delle acque a scopo idroelettrico. E intende denunciare come l’attacco alla risorsa idrica non rallenti, come dimostrano i casi dei progetti di Cortlys e di Issologne.

PROGRAMMA

h.15 – Saluto del Presidente di Legambiente VdA

h.15,10 – Stato del Piano Tutela Acque, situazione dei torrenti in VdA, realizzazione di nuove centraline, applicazione delle norme di tutela dei corpi idrici da parte della Regione –

Rosetta Bertolin di Legambiente VdA

h.15,30 – Il caso Cortlys: si ritorna al via. Come resuscitare un progetto

Giancarlo Toffolo e Roberta Aluffi del Comitato per la salvaguardia e la tutela di Cortlys

h. 15,50 – Il caso Issologne: centralina sul torrente St. Barthelemy: l’applicazione della Direttiva dell’Autorità di Bacino del Po in Valle d’Aosta –

Guido Gubernati del Comitato Tutela Fiumi (di Biella)

h. 16,10 – Il controllo delle derivazioni. Prelievi eccessivi e mancato rilascio del Deflusso Minimo Vitale. 

Daniele Gamba del Circolo Biellese di Legambiente “Tavo Burat”

h. 16,30 – dibattito

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Giornalisti, operatori, politici, amministratori, professionisti, ambientalisti, associazioni, amanti della natura e dell’acqua sono invitati a partecipare e, volendo, a portare il proprio contributo.

La centralina di Cortlys a Gressoney-La-Trinité di nuovo in pista dopo 18 anni. Il ricorso al Tribunale unica possibilita’ per difendere il sito.

Comunicato stampa congiunto di Legambiente e del Comitato per la Salvaguardia dell’Alpe Cortlys

La questione di Cortlys è ancora una volta davanti a un Tribunale.

Legambiente ha infatti fatto ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche contro l’atto con cui la Regione ha resuscitato il progetto di Cortlys. Progetto che, ricordiamo, andrebbe a stravolgere e a sottrarre le acque del torrente Lys alle sue origini, nell’anfiteatro morenico del Monte Rosa.

Nel 2017 l’autorizzazione a costruire l’impianto era ormai decaduta, i terreni espropriati restituiti, le poche opere realizzate avrebbero dovuto essere demolite. La società concessionaria, in liquidazione, aveva dichiarato di non essere più interessata all’impresa.

Ciononostante, la Regione ha proseguito con i procedimenti che aveva in corso e ha tentato di correggere i gravi errori del progetto che, se individuati nel 2004, avrebbero comportato la sottoposizione del progetto alla Valutazione di impatto ambientale.

La valutazione di impatto ambientale non è invece stata espletata né allora, né in seguito, nonostante l’incompatibilità del progetto con le norme di tutela ambientali: a quelle in vigore allora e a quelle in vigore oggi.

Si ritorna dunque al punto in cui si era nel 2009, quando fu rilasciata la concessione originaria. Cambia soltanto la concessionaria: con l’ultimo dei suoi atti, la Regione ha trasferito infatti la concessione alla Staffal Energy S.r.l. della famiglia Arditi.

L’azione giudiziaria non è mai per Legambiente la prima opzione ma in questo caso è stata l’unica possibilità. Il governo regionale in carica ha infatti ignorato le ripetute richieste di Legambiente, così come quelle del Comitato per la Salvaguardia e Tutela di Cortlys, di essere ricevuti per esporre la propria posizione su una questione ormai quasi ventennale.

La chiusura del governo regionale anche alla minima interazione con la società civile è sorprendente, inspiegabile e senza precedenti. D’altra parte si colloca in un quadro generale di disinteresse per tutto quanto riguarda la gestione delle acque regionali, o meglio di interesse per la produzione idroelettrica, a prescindere dall’irrisorio beneficio in termini di produzione di energia rispetto al danno ambientale.

Della situazione generale dello stato delle acque valdostane e delle nuove centraline autorizzate o in fase di autorizzazione, oltre che del progetto di Cortlys, tratterà un convegno organizzato da Legambiente per il 4 dicembre prossimo e che si terrà alle ore 15 presso la Biblioteca di V.le Europa ad Aosta (di cui verrà fornito prossimamente il programma).

“PULIAMO IL MONDO”in bassa valle.azione di pulizia spondale della dora baltea con le amministrazione di donnas e pont-saint-martin

La storica campagna “Puliamo il mondo” di Legambiente effettua una nuova tappa in Valle, con la pulizia della sponda di Dora Baltea, in sx orografica, nel tratto tratto compreso tra Donnas e Pont Saint Martin. L’evento è organizzato dalle due Amministrazioni comunali in collaborazione con Legambiente Valle d’Aosta.

Puliamo il mondo è la campagna di volontariato ambientale organizzata in Italia da 29 anni da Legambiente con l’obiettivo di ripulire strade, piazze, parchi – dichiara Denis Buttol, presidente del Circolo ambientalista – ma anche spiagge e sponde dei fiumi dai rifiuti abbandonati per l’inciviltà di ancora troppe persone”

I sindaci Amedeo Follioley e Marco Suquet aggiungono: “Con questa azione continuiamo nell’opera di sensibilizzazione verso la cura dell’ambiente che ogni anno viene portata avanti aderendo all’iniziativa di Puliamo il mondo con i bambini delle scuole elementari”.

Ritrovo sabato 27 novembre alle ore 9.00 presso il piazzale della Datalogic*, lungo la Dora. Qui verranno formate le squadre che, fornite dagli organizzatori dei kit per la pulizia, si distribuiranno in quattro settori individuati con preventivi sopralluoghi effettuati nelle settimane scorse.

Per l’occasione sono state invitate alla partecipazione le associazioni del territorio.

In caso di maltempo l’evento sarà posticipato ad un sabato successivo.