All’assessore regionale all’agricoltura e alle risorse naturali Laurent Vieri
Lettera aperta
Ormai i cambiamenti climatici e i loro effetti, in particolare sul ritiro dei ghiacciai, sono sotto gli occhi di tutti i valdostani. In questo contesto, la biodiversità minacciata è sia vegetale che animale.
Non possiamo quindi fare a meno di notare che sulle nostre montagne sopravvivono due specie animali che, a tutti gli effetti, possono definirsi dei “reliquati artici”. Si tratta cioè di animali rimasti isolati “sull’isola alpina” dopo l’ultima glaciazione: a distanza di migliaia di anni (e a migliaia di chilometri dalle più numerose popolazioni dell’artico), la pernice bianca e la lepre bianca sulle Alpi sono in una situazione oggettiva di perdita del proprio habitat e quindi in progressivo avvicinamento all’estinzione.
A pochi giorni dalla riapertura della stagione di caccia, urge una riflessione sull’opportunità di continuare a “prelevare” capi di queste specie. A tal proposito ricordiamo che lo scorso anno sono state abbattute 12 pernici bianche e 9 lepri bianche: numeri molto bassi, a fronte di popolazioni assai ridotte che nemmeno hanno permesso di raggiungere i tetti cacciabili concessi.
Altri paesi dell’arco alpino hanno negli ultimi anni preso posizione al riguardo, limitando o revocando in certi casi la caccia nei confronti di lepri e pernici bianche. Chiediamo alle nostre istituzioni di fare lo stesso, invitandole al contempo, come richiesto nei mesi scorsi dall’Associazione Amici del Parco Nazionale del Gran Paradiso, ad avviare studi scientifici su animali così caratterizzanti le nostre specificità geografiche.
“Assessore Vierin – a lui rivolge questo appello Denis Buttol, presidente di Legambiente Valle d’Aosta – possiamo contare sul Suo impegno per salvare questi pochi batuffoli di pelo e piuma che a fatica resistono sulle nostre montagne?”
Aosta, 28 settembre 2017