Come annunciato durante l’assemblea annuale, abbiamo proceduto a rinnovare il Consiglio di Presidenza del Circolo. A seguito della riunione del del 29 ottobre, il Consiglio di Presidenza ha individuato al suo interno le nuove figure apicali del Circolo E’ stata riconfermata la carica di Presidente in capo a Denis Buttol; Ornella Canesso sostituisce Alessandra Piccioni quale Vicepresidente; Gianpaolo Fedi sostituisce Sandra Marguerettaz nelle funzioni di Segretario. Gli altri membri del Consiglio di Presidenza, votati dall’assemblea 10 giorni fa, sono Alessandra Piccioni, Rosetta Bertolin, Mariapia Simonetti, Michel Bertinetti, Pietro Ruggeri, Sandra Marguerettaz, Nives Paroli, Dario Carmassi.
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Legambiente querelata perchè… difende l’ambiente (!)
Siamo sorpresi e incuriositi per la querela voltaci dai legali della Staffal Energy, la società che ha rilevato il progetto per la costruzione di una centrale idroelettrica a Cortlys nell’alta valle di Gressoney, di cui veniamo a conoscenza a mezzo stampa.
Motivo della querela a Legambiente e al Comitato per la Salvaguardia dell’Alpe Cortlys, da quanto riportato dall’edizione locale de La Stampa, sembra essere il fatto di aver scritto “numerose e gravi imprecisioni” in un comunicato pubblicato a inizio settembre che annunciava il deposito di un esposto alla Procura della Repubblica di Aosta.
Siamo sorpresi, perché nel comunicato evidenziavamo semplicemente delle, a nostro avviso, anomalie nel procedimento amministrativo riguardante il progetto di devastazione delle sorgenti del Lys; né il nostro comunicato né il nostro esposto erano rivolti alla Staffal Energy e tanto meno all’ing. Arditi.
Ma siamo anche incuriositi di capire perché i legali di una società privata si siano sentiti in dovere di rivolgersi ad un tribunale e agli organi di informazione per difendere non se stessi ma i responsabili del procedimento amministrativo: infatti, nella nota dei legali – sempre da La Stampa – si precisa che “contrariamente a quanto sostenuto dai firmatari, l’autorità regionale ha gestito la procedura nel totale rispetto delle disposizioni di legge”.
ASSEMBLEA 2020 DEL CIRCOLO LEGAMBIENTE VDA.
Si è svolta lunedì 19 ottobre scorso, in modalità online, l’assemblea annuale del circolo valdostano di Legambiente. I soci hanno eletto il nuovo consiglio di presidenza, che risulta composto da :
Denis Buttol, Alessandra Piccioni, Rosetta Bertolin, Mariapia Simonetti, Michel Bertinetti, Ornella Canesso, Fedi Gianpaolo, Pietro Ruggeri, Sandra Marguerettaz, Nives Paroli, Dario Carmassi.
Nel corso della serata, è stato proittato il video relativo alla tappa valdostana della Carovana dei ghiacciai, svoltasi nei mesi di agosto e settembre scorsi. Il filmato, della durata di tre minuti, e visibile qui:
https://www.youtube.com/watch?v=RjUvZPST6Tw&list=PLwzS_z5O47672mw_NcPYdAKC4fGwci-qh&index=2
Inoltre Angelo Porta, vicepresidente del Comitato Interregionale Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, ha presentato una articolata analisi sul tema del verde pubblico e delle alberate cittadine. Con piacere mettiamo a disposizione di tutti la presentazione di Porta, interessante e supportata da molti riferimenti normativi.
http://www.legambientevda.it/wp-content/uploads/2020/10/Porta-Alberi-Aosta-19.10.2020.pdf
VERDE E ALBERI COME BENE COMUNE DEGLI AOSTANI AL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE CHIEDIAMO IMPEGNI CONCRETI E VERIFICABILI
Mentre si chiudeva il capitolo elettorale e terminava lo spoglio dei voti, in via Giorgio Elter ad Aosta iniziava a consumarsi un nuovo taglio di alberi, tigli che rendevano il quartiere Cogne più zona polmone che non periferia.
Il motivo del taglio è che all’interno del progetto di nuovo collegamento stradale su via Saint Martin è prevista la costruzione di una pista ciclabile: un’ottima cosa sicuramente, ma a farne le spese sono di nuovo le alberate cittadine.
“Abbiamo molto apprezzato l’attenzione dedicata al verde urbano nei programmi di entrambi i contendenti alla fusciacca del capoluogo – dichiara Denis Buttol, presidente del locale Circolo di Legambiente – segno che finalmente il verde è visto non come un problema ma quale rimedio ai cambiamenti climatici, oasi di frescura nelle calure estive e segno di vita in mezzo al grigio asfalto: verde che fa bene allo spirito e alla salute di chi abita in città. Su questo tema ci aspettiamo quindi una risposta da parte del neo Sindaco Gianni Nuti che trovi sponda anche nel capogruppo di minoranza Giovanni Girardini”.
Legambiente ricorda che a livello nazionale il 21 novembre è la “Festa dell’albero”. In questi ultimi anni Aosta si è invece contraddistinta per aver fatto la “festa” agli alberi. Sarebbe quindi un bel segnale per la cittadinanza cogliere l’occasione per un cambio di rotta iniziando a piantumare nuovi alberi.
Giovedì 1° ottobre ore 18 alla Stazione FS – Presidio di solidarietà per l’attivista No Tav Dana Lauriola. PARTECIPA ANCHE TU!
Da sempre Legambiente è contraria alla TAV Torino Lione pur essendo indiscutibilmente a favore dell’uso del treno in tutte le sue declinazioni, sia per il trasporto persone sia per il trasporto merci.
Ma sulla TAV in Valsusa i conti non sono mai tornati.
E’ sintomatica anche la vicenda che interessa l’arresto dell’attivista Dana Lauriola, una delle portavoce del movimento NoTav, fatto di cui lasciamo la ricostruzione alla pagina nazionale di Amnesty International invitandoti a leggere qui:
https://www.amnesty.it/amnesty-international-condanna-larresto-dellattivista-no-tav-dana-lauriola/
Con altre associazioni NoTav valdostane si è deciso di effettuare giovedì 1° ottobre alle ore 18 un semplice presidio di protesta, simbolicamente davanti alla stazione FS di Aosta, per segnalare che riteniamo sproporzionato e irresponsabile una tale condanna inflitta all’attivista, una sentenza che ha il significato di punire chiunque, seppur in maniera non violenta, manifesta posizioni contrarie a quelle dominanti, come siamo purtroppo abituati a vedere in paesi non democratici. Per circa un’ora il presidio effettuerà un volantinaggio informativo
Nell’appello lanciato su Facebook da Espace Populaire, che ha convocato il presidio cui aderiamo, si legge:
Dana è stata condannata per avere parlato con un megafono, durante la manifestazione.
Le misure alternative al carcere sono state negate, per quanto sia incesurata e integrata nella società, perché non ha preso le distanze dal Movimento No-Tav e perché vive in Valsusa.Per Amnesty International “esprimere il proprio dissenso pacificamente non può essere punito con il carcere. L’arresto di Dana è emblematico del clima di criminalizzazione del diritto alla libertà d’espressione e di manifestazione non violenta, garantiti dalla Costituzione e da diversi meccanismi internazionali“.Chiediamo che la magistratura, soprattutto torinese, comprenda le ragioni della protesta e del dissenso sociale ed adegui le pene, quando le responsabilità siano accertate, in considerazione delle motivazioni sociali alla base dei comportamenti che le hanno determinate, tornando a considerare la pena un istituto volto alla rieducazione e al reinserimento sociale del condannato, come disposto dall’articolo 27 della Costituzione.